Cari amici dell’Oasi,
Grisù è un micio stropicciato che si era ammalato di FIP. È uno dei tanti che abbiamo potuto curare negli scorsi mesi. La sua famiglia ci ha voluto mandare questa testimonianza che pubblichiamo con grande piacere… e anche un po’ di commozione!🧡

È per mici come Grisù che abbiamo creato la nostra petizione al Governo italiano perché venga finalmente legalizzata la cura contro la FIP.

 

Buona lettura!

𝐋𝐀 𝐌𝐈𝐀 𝐅𝐀𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐄 𝐀𝐋𝐓𝐑𝐈 𝐀𝐍𝐈𝐌𝐀𝐋𝐈 (𝐂𝐈𝐓.)

Sono passati ormai molti mesi da quel giorno in cui portai il mio gattone dal veterinario. Era un cucciolo non aveva ancora un anno. mi ero assentata per le feste di Natale e lo avevo lasciato a mia figlia che adora gli animali e che ha altri tre gattini. Al mio ritorno Cecilia mi dice di essere preoccupata: da qualche giorno Grisu e apatico, non mangia, e assopito e non gioca con con i suoi amici . Non faccio passare neanche un giorno e prendo appuntamento col veterinario: la prognosi e presto fatta, si tratta della FIP: la diagnosi e infausta.

Non ci sono cure disponibili e il mio gatto sarebbe morto nel giro di poco tempo. Una veterinaria, collega, che si trovava in quel momento in ambulatorio, mi dice che una cura sperimentale esiste, ma non e stata approvata ufficialmente e non e semplice reperire il farmaco.

Disperata, con le lacrime agli occhi do la triste notizia a mia figlia che ancora non si capacito di come un gattino giovane vaccinato preso da un allevamento sicuro, possa aver sviluppato una malattia cosi grave e soprattutto non si rassegna all’idea che non si possa fare niente. Il pomeriggio stesso di quel tristissimo giorno, fra singhiozzi, momenti di assoluta confusione alternati ad altri di maggiore lucidità, ho cominciato a sfogliare Internet, mi sono seduta al computer, e ho letto varie notizie, articoli su questa terribile malattia.

Per fortuna a un certo punto i miei occhi si sono posati su una pagina dov’era riportato: Oasi felina di Pianoro: il racconto di un gattino ammalato di FIP di cui non ricordo il nome. Apro immediatamente l’articolo e leggo la storia di questo micetto guarito dalla FIP, ospite dell’oasi felina di pianoro, attraverso le amorevoli cure dei suoi volontari che con pazienza, sacrificio, anche economico, hanno deciso di curare il gatto con questa cura che, purtroppo, non e ancora presente sul mercato. Il gattino e guarito.

Chiuso l’articolo sono passati pochi minuti e mi sono messa in contatto con l’Oasi. Ho trovato una persona affettuosa che prima di tutto mi ha consolato, rassicurato e mi ha dato con pazienza e grande professionalita tutte le informazioni riguardo a questa cura che ho iniziato il giorno stesso.non smetterò mai di essere grata a tutti per avermi dato prima di tutto la speranza, oggi la certezza, visto che ormai e passato del tempo e il mio gatto che ha seguito la terapia, 84 punture, una al giorno, oggi si puo dire che e guarito. Per questo motivo il mio ringraziamento va all’oasi felina di Pianoro, a chi con grande dolcezza mi ha aiutato in questo percorso , essendo anche presente ogni giorno per fare le punture al gatto!!! La cura e sicuramente costosa, ma la rifarei a costo di qualsiasi sacrificio, nella speranza che possa presto diventare “ legale” ed essere alla portata di tutti per il bene di tanti gattini!!’

Ma detto questo sicuramente farai qualsiasi sacrificio per curare il mio Grisu, il mio micione che oggi non vive piu con me ma e stato adottato da mia figlia per il motivo che sta con altri gatti , gioca ed e diventato l’inseparabile, seppur castrato, fidanzato della bella Minu, la più piccola delle gattine di mia figlia. Lei e bianca, lui e grigio e sono una bellissima coppia!!!!

Mio nipote dice che ha un altro fratello! Per Leonardo, i suoi mici, oltre a un cagnino, Balu, di piccola taglia, guercio e senza un occhio preso in un campo rom , Luna bellissima pastore australiano e alla piccola Susy(vi domanderete chi e: e un piccolo ratto, sottratto al pasto di un serpente), son tutti fratelli e sorelle!!!!

Spero davvero che presto questa cura sia legalizzata e si possono curare tanti gattini che magari, per motivi economici o perché non si conosce dell’esistenza di questa cura, morirebbero di malattia.

Un grazie infinito dal profondo del cuore da me, da Cecilia, dai miei figli, e dai miei nipotini, a chi con tanta passione, professionalità, e un amore immenso per gli animali, ha curato il mio gattone e ancora si prende cura di tanti altri amici a 4 zampe!! Con affetto e riconoscenza.

Cristina Cremonini