IL GS CHE NON BRUCIA

La nuova era per la cura della FIP è iniziata!

UNA CURA SENZA DOLORE

Da anni l’Oasi Felina di Pianoro si batte perché venga approvata una cura per la FIP: una malattia che uccide ogni gatto che ne viene colpito e che non viene curato.

Fino ad oggi la cura per la FIP esisteva ma non era legale, e questo obbligava le persone a rivolgersi al mercato nero, con l’enorme rischio di perdere tempo prezioso e di imbattersi in sciacalli che hanno fatto di questa malattia un business.

Mentre chiedevamo al Governo italiano di approvare la cura già esistente, abbiamo cercato altre soluzioni. In questi mesi la ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante, e grazie alla nostra collaborazione con la Farmacia San Carlo, oggi è disponibile il primo farmaco iniettivo contro la FIP privo di tutti gli elementi che prima lo rendevano doloroso per i gatti e che potevano portare effetti collaterali epidermici.

Sono inoltre disponibili nuove microcapsule, più piccole delle precedenti, e che possono essere inserite in cibo, acqua o direttamente in bocca al gatto.

La guarigione dalla FIP non è più una scommessa, ma una realtà facilmente realizzabile.

IL NUOVO FARMACO CHE NON BRUCIA

Il nuovo farmaco galenico GS441524 contro la FIP prodotto dalla Farmacia San Carlo è privo di alcool e glicole, non brucia, ed è completamente indolore per i gatti.

Fino ad oggi il farmaco veniva utilizzato con dosaggio a scelta tra i 15 e i 30mg. Il nuovo farmaco viene prodotto unicamente nella concentrazione di 20mg perché una concentrazione maggiore richiederebbe l’uso di quegli elementi che causano dolore.

Il laboratorio della Farmacia San Carlo, dove viene prodotto il farmaco, utilizza una camera bianca con cappa a flusso laminare classe A, per la produzione degli sterili.

LE NUOVE MICROCAPSULE

Da oggi sono disponibili delle nuove microcapsule di GS441425 prodotte dalla Farmacia San Carlo. Corredate da un certificato che ne garantisce la purezza al 99,99%, sono molto più piccole delle precedenti esistenti in commercio e possono essere date più facilmente ai gatti, che le ingoiano molto più facilmente. Le microcapsule possono anche essere aperte e diluite in acqua o nel cibo.

LA NUOVA TERAPIA CHE NEGATIVIZZA IL CORONAVIRUS

Con una nuova terapia, inoltre, sarà possibile rendere NEGATIVI i gatti che sono positivi al coronavirus e che non si sono ancora ammalati di FIP, in modo da potere eliminare per sempre il rischio di ammalarsi: una terapia che funziona sui gatti che vivono in allevamenti, che vivono in casa con altri gatti e non escono, e che può essere fatta a qualunque gatto prima di introdurlo in casa propria.

STOP MERCATO NERO, STOP SCIACALLI

Le famiglie che prima dovevano affidarsi al mercato nero e a pseudoesperti che facevano profitto sulla disperazione delle persone oggi hanno la possibilità di seguire un percorso totalmente alla luce del sole e senza rischi.

QUALI SONO I PASSAGGI?

Per ottenere il farmaco sarà necessaria solamente una ricetta del veterinario necessaria per l’acquisto.

Sarà poi indispensabile come sempre farsi seguire da veri esperti nell’applicazione della cura. Troppo spesso i gatti affetti da FIP muoiono perché si perde tempo con esami inutili, dosi sbagliate, consigli errati.

Anche con il nuovo farmaco sarà fondamentale fare i giusti dosaggi e seguire le giuste tempistiche per non incorrere in errori che possono mettere a rischio la salute del gatto e portarlo alla morte.

LA CONSULENZA DELL'OASI

Se hai bisogno di un aiuto per reperire il farmaco e avere un supporto durante la cura gli esperti dell’Oasi sono a tua disposizione. Siamo in grado di garantire l’urgenza della cura e di seguire ogni famiglia dall’inizio alla fine.

Hai bisogno di un supporto?
Scrivici su WhatsApp al 3520046200.
Il numero è attivo dalle ore 9 alle ore 16 tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi.

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FAQ Frequently Asked Questions

Da alcuni anni si è diffusa sempre più maggiormente la Peritonite Infettiva Felina, comunemente nota come FIP. È una malattia del gatto spesso mortale se non viene curata.

La medicina ufficiale non riconosceva una cura ufficiale sino a pochi fa dove grazie a una battaglia della Fondazione si è ottenuto il primo riconoscimento del farmaco che riesce a curare questa malattia, quindi un modo per curare i gatti affetti da FIP esiste, e l’Oasi Felina di Pianoro l’ha sperimentato con successo su centinaia di gatti.

In questa pagina proviamo a dare una risposta alle tante domande che si fanno le persone che hanno un gatto colpito da questa terribile malattia.

CHE COSA È LA FIP?
La Peritonite Infettiva Felina, più conosciuta con l’acronimo FIP (Feline Infectious Peritonitis), è una patologia che colpisce i gatti.
DA COSA È CAUSATA LA FIP?
La FIP è causata da un ceppo del coronavirus felino (FCoV), è tra le più frequenti forme di infezione nei gatti, ed è spesso letale.
LA FIP SI PUÒ TRASMETTERE AGLI ESSERI UMANI?
No, il coronavirus non è trasmissibile alle persone o ad altre specie di animali domestici.
QUALI SONO GLI EFFETTI DELLA FIP? È SEMPRE MORTALE?
Nella maggior parte dei casi questa patologia non rappresenta un problema serio: il FCoV viene attaccato dal sistema immunitario del gatto e il virus viene così debellato, causando al nostro amico a quattro zampe solo qualche piccolo effetto collaterale, ad esempio una lieve diarrea.
In alcuni casi però il virus, una volta entrato nell’organismo del gatto, può subire una mutazione che causa la FIP. Il virus si diffonde oltre che nell’intestino anche negli altri organi interni, danneggiandoli in maniera irreparabile e portando il gatto inesorabilmente alla morte.
ESISTONO DIVERSI TIPI DI FIP?
La FIP si può presentare in diverse modalità differenti, vengono denominate FIP secca, FIP umida, FIP oculare e FIP neurologica. Esistono anche forme miste.

Tutte le forme di FIP possono essere mortali ma le forme più gravi e pericolose sono quella oculare e quella neurologica.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA FIP? LA POSSO RICONOSCERE?
I sintomi della Fip sono estremamente variabili e dipendono molto in che forma colpiscono l’animale, impossibile dare indicazioni per riconosce precocemente la FIP dai sintomi. Possiamo però dire che la forma più diffusa si presenta con letargia, inappetenza, talvolta febbre e diarrea, e con la formazione di liquido in addome e/o nel torace.

Si tratta però della forma più riconoscibile mentre molte altre forme sono difficili da riconoscere. La FIP non ha mai dato speranze di sopravvivenza prima dell’esistenza di questa terapia pertanto non è mai stata molto osservata nell’ambiente medico. Non esiste una specializzazione in FIP o un elenco dei veterinari che la sanno meglio diagnosticare, dipende semplicemente dalla esperienza del medico. Diciamo che una possibile regola è che un veterinario con una carriera più lunga ha molte più possibilità di riconoscerne la sintomatologia.

QUANTO PUÒ VIVERE UN GATTO AFFETTO DA FIP?
Un gatto affetto da FIP raramente sopravvive più di due mesi, sebbene sono state osservate delle rare forme latenti che perdurano anche anni
ESISTE UN VACCINO CONTRO LA FIP?

Esiste sul mercato un vaccino contro il Coronavirus ma di fatto è davvero poco utile. Intanto dobbiamo avere la certezza che il gatto non abbia il coronavirus e abbiamo un enormità di gatti risultati negativi agli esami che però hanno sviluppato la FIP, quindi è presumibile che il coronavirus sia in grado talvolta di non rendersi visibile e questo rende inutile il vaccino. Poi la sua copertura non è totale poichè rimane un alto rischio di sviluppare la malattia anche nei gatti vaccinati. Inoltre si tratta di un farmaco che viene somministrato sotto forma di spray che non lo rende proprio comodo. Per concludere la maggioranza dei gatti ha già il coronavirus e trovare chi ne è esente non è facile, potremmo dire di avere un vaccino quando sarà trovata una molecola in grado di eliminare il coronavirus nel gatto e nello stesso tempo proteggerlo dal contrarlo nuovamente.

La vera novità è che è possibile negativizzare il gatto dal coronavirus con una banale terapia di 20 giorni, è sottinteso che il gatto dovrà vivere in casa e non avere rapporti con gatti estranei poiché il copronavorus è ritrasmissibile

COME SI CURA LA FIP NEI GATTI?

Dal alcuni anni è largamente usato con successo un farmaco che viene detto sperimentale che cura la FIP Il Medico americano, dottor. Niels Pedersen, ha infatti utilizzato con successo una molecola chiamata GS-441524 largamente usata nella cura del Covid 19.

Il farmaco è sempre stato disponibile sul mercato nero proveniente dalla cina in un formato iniettivo fortemente doloroso ed ha alimentato un mercato immenso di truffe e truffatori, dal 2025 è finalmente disponibile in Italia regolarmente prodotto da una società farmaceutica ed acquistabile con regolare ricetta medica. Vale la pena sottolineare che tale formato pur essendo iniettivo non procura dolore alcuno.

Per maggiori informazioni scrivere su WhatsApp al 3520046200. Il numero è attivo dalle ore 9 alle ore 16 tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi.

QUANTO COSTA LA TERAPIA PER LA FIP?
La cura dura 84 giorni il suo costo varia dai 7 euro a iniezione per FIP umida o secca alle 10 euro a iniezione per FIP oculare o neurologica
DOVE È POSSIBILE REPERIRE IL FARMACO PER LA FIP?

È possibile reperire il farmaco presso la Farmacia San Carlo dietro presentazione della prescrizione medica. Per maggiori informazioni scrivere su WhatsApp al 3520046200. Il numero è attivo dalle ore 9 alle ore 16 tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi.

IL MIO GATTO HA LA FIP. COSA FACCIO?

Per avere un supporto e indicazioni scrivere su WhatsApp al 3520046200. Il numero è attivo dalle ore 9 alle ore 16 tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi.

CHE MARCA DI FARMACO MI CONVIENE ACQUISTARE?

La cosa più importante è non rivolgersi più al mercato nero, sono migliaia i gatti uccisi da venditori senza scrupoli, rivolgetevi solo a farmacie autorizzate e per informazioni scrivete al numero Whatsapp al 3520046200.

I SITI DI VENDITA DI GS SONO SICURI E ATTENDIBILI?

Il web è un pullulare di siti truffa, sono tutti cinesi ma si fingono di altre nazionalità, vi consigliamo di scrivere su watshapp al numero 3520046200 per sapere dove potete acquistare in sicurezza. Il numero è attivo dalle ore 9 alle ore 16 tutti i giorni dell’anno, anche nei festivi.

CHE DOSAGGIO DEVO SCEGLIERE PER CURARE IL MIO GATTO?

Il virus si evolve ed escono continue mutazioni sempre più aggressive e resistenti. Per questa ragione i dosaggi subiscono adeguamenti indispensabili ad evitare il rischio di recidiva.
FIP senza coinvolgimento oculare o neurologico
Dai 15 mg per kg sino sino all’84esimo giorno.
FIP con coinvolgimento oculare o neurologico
Dai 20 mg per kg sino all’84esimo giorno.
Coinvolgimento oculare è quando è presente una uveite, o l’occhio si presenta molto bianco come vi fosse la cataratta. L’occhio che lacrima non è coinvolgimento oculare, la terza palpebra chiusa non è coinvolgimento oculare.
Coinvolgimento neurologico c’è quando il gatto ha avuto (anche una sola volta) una crisi epilettica o convulsione, quando la testa trema vistosamente, quando il gatto zoppica da uno o più arti, quando il gatto ha dei crolli delle zampe anteriori o quando il gatto cammina dondolandosi vistosamente come un ubriaco. Sono stati osservati casi di coinvolgimento neurologico in gatti che a lungo e con insistenza leccano il muro o il pavimento senza nessuna ragione plausibile.

COME CALCOLO LA DOSE CHE DEVO INIETTARE AL GATTO?

Usate questa formula:

Peso del gatto (kg) × dosaggio scelto (mg/kg) ÷ concentrazione del farmaco (20) = dose (ml)
Arrotondate sempre per eccesso.

Esempio:
Gatto di 3,2 kg con dosaggio di 15 mg/kg e farmaco a concentrazione 20 mg/ml:
3,2×15=48÷30=2,4 ml

DEVO ADEGUARE NEL TEMPO LA DOSE DI FARMACO?

Sì, ogni volta che il peso del gatto varia (in aumento o in diminuzione), dovete ricalcolare la dose di farmaco per garantire l’efficacia della terapia.

POSSO PASSARE DALLA TERAPIA INIETTIVA A QUELLA ORALE?

Si è possibile, ma la terapia iniettiva non lascia incertezze sull’assorbimento del farmaco, quindi tranne casi di gatti intrattabili meglio proseguire con 84 iniezioni indolore

Cosa sapere sulla terapia orale:
La terapia orale funziona bene negli Stati Uniti, dove è disponibile un esame per valutare quanto principio attivo il gatto assimila. Questo permette di adattare il dosaggio alla capacità di assorbimento del singolo animale.
In Italia, poiché questi esami non sono disponibili, si consiglia la terapia orale solo a un dosaggio di 5 mg/kg suoeriore al normale dosaggio per compensare eventuali difficoltà di assorbimento.
Quando iniziare la terapia orale?
Non prima di 20 o 30 giorni dall’inizio della terapia iniettiva, per garantire che tutti i sintomi della FIP siano risolti.

Modalità di somministrazione:
Somministrate il farmaco al mattino, col gatto a digiuno dalla sera precedente, e mantenete il digiuno per un’ora dopo l’assunzione. E’ consigliabile per evitare fenomeni di acidità dopo l’assunzione di somministrare al gatto 30 grammi di cibo, indipendentemente se umido o secco.

IL FARMACO HA INTERAZIONI O EFFETTI COLLATERALI?

Il farmaco non presenta interazioni significative con altri medicinali. Lasciate sempre che il vostro veterinario prescriva farmaci o integratori di supporto, se necessario. Non abbandonate mai il veterinario: è un supporto indispensabile durante la terapia.

Effetti collaterali più comuni:

Il nuovo farmaco italiano è indolore e non infiamma

Risulta più denso del normale quindi aggiungere 1 o 2 cc di soluzione fisiologica e iniettare usando un ago G21 (ago di colore verde) ve ne sono di diverse lunghezze, a molti risultano comodi quelli corti, si può usare anche un ago a farfalla sempre G21 di colore verde.

ATTENDIBILITÀ DEGLI STUDI SCIENTIFICI

Il primo studio che ha aperto la strada alla terapia contro la FIP è stato condotto dal Dr. Niels Pedersen, ed è da questo punto di riferimento che deriva la nostra esperienza nella cura dei gatti affetti. Sebbene si riconosca l’importanza di tale studio, è opportuno adottare un approccio critico e non accettare ciecamente le sue conclusioni. Questo non mette in dubbio l’integrità dei ricercatori, ma è importante considerare che la maggior parte degli studi è finanziata da aziende farmaceutiche, il che potrebbe introdurre conflitti di interesse. Infatti, molti studi tendono a promuovere farmaci di specifiche aziende, spesso contraddicendosi tra loro.

Per questo motivo, la nostra esperienza pratica è fondamentale per discernere quali raccomandazioni siano realmente utili. Un esempio è la questione delle presunte interazioni negative tra GS e altri farmaci: tali affermazioni si sono rivelate spesso infondate.

EFFETTI COLLATERALI DELLA TERAPIA

Il GS è generalmente ben tollerato, ma sono stati osservati alcuni effetti collaterali, perlopiù cutanei:

1. Prurito: Può verificarsi, specialmente in gatti con una storia di intolleranze cutanee. Proteggete il gatto da autolesionismo utilizzando collari elisabettiani o tutine protettive.

2. Palline dure o piccole croste: Si risolvono spontaneamente.

3. Diarrea: Può comparire all’inizio della terapia, ma di solito è transitoria. Se persiste, va verificata la presenza di parassiti come la Giardia.

4. Urine molto colorate: Questo sintomo è comune nella FIP umida ed è considerato una normale conseguenza dell’azione del farmaco.

DURATA DELLA TERAPIA: PERCHE 84 GIORNI?

La terapia si basa sull’inibizione della replicazione del virus, permettendo che questo muoia naturalmente. Gli 84 giorni sono il periodo calcolato per garantire la totale eliminazione del virus.

STERILIZZAZIONE E VACCINAZIONE

Sterilizzazione: deve essere effettuata durante la terapia, idealmente un mese prima del suo termine, quando i sintomi sono sotto controllo. Se ciò non è possibile, si consiglia di attendere tre mesi dopo la fine della terapia.

Vaccinazione: non è raccomandata durante la terapia. Attendete almeno 12 mesi dopo la fine del trattamento.

UTILIZZO A SCOPO PREVENTIVO DEL GS IN ASSENZA DI FIP
È disponibile una terapia di soli 20 giorni che negativizza il gatto dal coronavirus, è indispensabile però che il gatto viva in casa e non abbia contatti con gatti estranei poichè il coronavirus può essere facilmente ritrasmesso.
RACCOMANDAZIONI PRATICHE

1. In caso di sospetto fondato di FIP, iniziate subito la terapia senza attendere i risultati degli esami.
2. Evitate di cercare consigli su social network o da persone senza competenze veterinarie.
3. Acquistate solo da farmacie autorizzate
4. Siate seguiti da un veterinario esperto per l’intera durata della terapia.

LA TERAPIA È EFFICACE?
La terapia ha una percentuale di successo del 95%
OCCORRE FARE UN MONITORAGGIO DURANTE LA TERAPIA?
Gli esami devono essere effettuati all’inizio, a metà e al termine della terapia. Tuttavia, non possono confermare se il gatto è guarito, ma solo indicare le sue condizioni attuali. La guarigione è certa solo se, dopo la terapia, la malattia non si ripresenta entro un mese.
C'È IL RISCHIO CHE UN GATTO SVILUPPI RESISTENZA AL FARMACO?
Iniziare con dosaggi alti e poi ridurli aumenta il rischio di farmaco-resistenza. Si deve utilizzare il dosaggio giusto per evitare che il farmaco perda efficacia.
ESISTE UN VACCINO PER LA FIP?
Un vaccino contro il coronavirus esiste, ma la sua utilità è limitata. Non garantisce una copertura completa e il metodo di somministrazione (spray) non è ideale. La prevenzione migliore sarebbe una molecola capace di eliminare il virus e proteggere da nuove infezioni.
LA FONDAZIONE OASI FELINA DI PIANORO APPLICA UN RICARICO SUL COSTO DELE FIALE QUANDO LE FORNISCE?
No, la Fondazione non vende e non applica ricarichi rifornendosi essa stessa in farmacia, gestendo un ospedale e disponendo di una scorta farmaci autorizzata può fornire in emergenza il solo farmaco per iniziare la terapia
Spese di spedizione: I costi necessari per far arrivare il farmaco a destinazione sono a carico del destinatario.
Inoltre, la Fondazione offre un supporto straordinario nei casi più critici:
Cura di gatti a rischio eutanasia: Se un proprietario non vuole o non può curare il proprio gatto, la Fondazione si occupa di accoglierlo, curarlo gratuitamente e trovargli una nuova famiglia.
Ogni anno, la Fondazione cura gratuitamente tra i 400 e i 600 gatti. Inoltre, il bilancio delle entrate e delle uscite è completamente trasparente:
Bilancio certificato: I conti sono verificati da un revisore e supervisionati dalla pubblica amministrazione.
Tracciabilità: Ogni versamento è registrato e contabilizzato, garantendo la massima chiarezza sulle risorse impiegate.
IN MERITO ALLA FIP, MI POSSO FIDARE DEL MIO VETERINARIO?
Alcuni venditori di farmaci suggeriscono di non affidarsi al veterinario. Questa raccomandazione è pericolosa e irresponsabile: il supporto del veterinario è fondamentale per affrontare la malattia. Solo un professionista può gestire aspetti come il monitoraggio dello stato di salute, la cura di eventuali effetti collaterali e il contrasto alla debilitazione del gatto.
Detto questo, è importante sapere che molti veterinari hanno scarsa conoscenza di questa terapia, poiché il farmaco è ancora poco conosciuto. Questo li può portare a commettere errori. Ad esempio, il più comune è attendere i risultati degli esami prima di iniziare la cura: questa attesa spesso risulta fatale, perché ritarda l’inizio della terapia. Il farmaco, infatti, non causa danni a un gatto sano e, se somministrato, può rapidamente indicare se l’animale ha o meno la FIP, molto più velocemente di qualsiasi esame.
Un altro errore riguarda il dosaggio del GS, che viene spesso sottostimato. Questo accade perché alcuni sintomi oculari o neurologici vengono trascurati, o perché non si è aggiornati sugli sviluppi della terapia. Pertanto, il supporto del veterinario è indispensabile, ma non sempre per la gestione diretta della terapia, che richiede competenze specifiche.
LA FIP È INFETTIVA?
Fino a poco tempo fa, la risposta era no: la FIP non si trasmette, poiché il virus mutato non viene espulso né trasmesso. Tuttavia, questa convinzione sta cambiando. A Cipro, dove la FIP ha causato gravi epidemie, è stato individuato un ceppo in grado di infettare altri gatti.
I ceppi virali si sono diffusi nel tempo in diverse aree del mondo. In alcuni paesi, per esempio, l’uso del GS è stato liberalizzato proprio in previsione dell’arrivo di questi ceppi particolarmente aggressivi. Sappiamo con certezza che tali ceppi sono arrivati anche in Italia.
POSSONO PRESENTARSI EVENTI IMPREVIDIBILI?
In molti casi, la FIP è scatenata da una malattia sottostante che indebolisce il gatto, ma che non si manifesta immediatamente. I sintomi visibili che emergono inizialmente sono quelli della FIP. La terapia, controllando la FIP, migliora le condizioni del gatto, ma nel frattempo la malattia primaria può manifestarsi.
Per questo, se durante la cura si notano sintomi insoliti o anomali, è essenziale coinvolgere il veterinario per indagare e affrontare adeguatamente la situazione.
CI POSSONO ESSERE RECIDIVE?
La recidiva della FIP si verifica quasi sempre entro un mese dalla fine della terapia e spesso in forma più aggressiva rispetto alla prima manifestazione. La causa principale è il sottodosaggio del farmaco, che può derivare da una scarsa conoscenza dei protocolli più recenti o dalla sottovalutazione della gravità della malattia. Ad esempio, una forma oculare potrebbe essere erroneamente trattata come una semplice forma umida.
Purtroppo, troppe persone consigliano dosi inadeguate per ridurre i costi. Questo può portare a un’apparente riduzione della spesa, ma il risultato finale è spesso una recidiva che costringe a ricominciare la terapia con un dosaggio molto più elevato e costoso.
SONO UTILI INTEGRATORI, VITAMINE E SUPPORTO DIETETICO DURANTE LA CURA?
Molti consigliano l’uso di epatoprotettori, gastroprotettori, vitamina B12 o altri integratori durante la terapia. È importante chiarire che il farmaco non richiede alcun supporto di questo tipo.
Ciò che va considerato è esclusivamente lo stato di salute del gatto: se è debilitato, sarà il veterinario a consigliare eventuali integratori adatti al caso. Non bisogna somministrare integratori a prescindere, poiché un eccesso può causare danni uguali o peggiori rispetto alla loro carenza.
IL WEB QUESTO SCONOSCIUTO...
Nonostante le numerose raccomandazioni, molte persone continuano a cercare informazioni sulla FIP e sulla sua terapia nei social network. Questo è rischioso, perché spesso ci si affida a esperienze di terzi che non hanno alcuna attinenza con il caso specifico del proprio gatto.
Ricordiamo che, accanto a persone benintenzionate, i social sono anche popolati da mitomani, truffatori e persone che millantano competenze inesistenti. Ogni gatto è un caso unico, con caratteristiche e problematiche specifiche. Non mettiamo la sua vita nelle mani di chiunque.
UN CONSIGLIO FINALE?
La FIP, sebbene spaventosa, può essere combattuta, questi farmaci rappresentano una grande speranza per i gatti affetti da FIP, ma la cura richiede un approccio consapevole e ben informato. Affidatevi sempre a veterinari esperti, evitate consigli e aquistate solo da farmacie autorizzate e non da siti cinesi.